Parliamo dei geni della televisione, del Servizio Pubblico in particolare. Nei giorni scorsi, dalla colonne del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio (per quanto ci riguarda tra le migliori penne in circolazione) ha dedicato ben due dei suoi fondi a difendere il prode direttore di Rai Due aggrattiss. Questo genio delle Tv cosa ti va ad inventare per ringiovanire la rete e cercare una nuova identità? la controprogrammazione su Rai Uno !!! Oltre il genio!!! Lo è a tal punto da generare il sospetto che tutta questa grazia di genialità possa celare qualcosa di sospetto. Ad esempio: lo speciale su Celentano, andato in onda sabato, realizzato con materiale Teche Rai, che ha fatto un buon ascolto ai danni di Rai Uno ha acceso i fari sulla prossima programmazione di Canale 5 che ha in palinsesto proprio uno speciale sul molleggiato. Come detto tante volte: a pensare male si fanno grandi peccati ma si indovina quasi sempre. Ora, per carità, il solo immaginare che qualcuno possa avere intese con il nemico è pura cattiveria, complottismo di bassa lega (sic). Però, almeno su un punto si può concordare: per la nota teoria dei vasi comunicanti, laddove un vaso si svuota uno si riempie. Punto.
Il CdA dorme sonni tranquilli. Per fare ulteriori danni c'è sempre tempo.
Veniamo alla realtà: consigliamo ai nostri lettori ( e ci piacerebbe farlo anche con gli amministratori di Viale Mazzini di dare un occhio al nuovo prodotto di Netflix: Black Mirror - Bandersnatch. In questo modo si potrà avere idea di cosa significa creare piuttosto che copiare ... hai voglia di dire RaiFlix ... a Roma si dice: daje a pane e mortadella !!! Notizia di oggi: da Repubblica A&F "Spettro Amazon se entra nel mobile diventa il primo". Il futuro è dietro l'angolo, hai voglia ad invocare Luttazzi!
Veniamo alle tecnologie: solleviamo ancora qualche interrogativo. E' derimente chiarire con certezza la questione della proprietà degli impianti di diffusione Rai e chi paga gli investimenti richiesti dalla legge di bilancio 2019. La Legge di bilancio 2019 e contratto di servizio tra Rai e Mise fanno riferimento alla proprietà degli impianti in capo alla concessionaria. Rai è titolare delle frequenze e della capacità trasmissiva ovvero dei multiplex che devono essere trasportati e diffusi e, inoltre, Rai è proprietaria di 2/3 delle azioni di una società quotata in borsa che invece possiede gli impianti. A sua volta Rai è cliente principale della società quotata ed il rapporto è gestito dal comitato parti correlate che si attiva quando un azionista rilevante è anche cliente. La domanda è: chi paga gli investimenti per l'ammodernamento della rete alle nuove tecnologie e PNAF, la società quotata o il cliente (cioè Rai). Se paga il cliente gli impianti sono suoi o della società quotata? Rai dovrebbe pagare solo l'utilizzo ma non gli investimenti! - i proprietari del restante 1/3 che ruolo hanno e come entrano negli investimenti? Come sarà destinato l'utile di esercizio 2018, ovvero quale indicazioni darà l'Azionista di maggioranza? Semmai ne ha dato qualcuna nei mesi (anni precedenti). Ricordiamo che, al momento, in CdA di Rai Way è presente un solo rappresentante dell'Azionista mentre il Presidente in carica è un dipendente di società esterna.
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