lunedì 15 aprile 2024

Settimana turbolenta in RAI e dintorni ... molto turbolenta

Foto di Agata da Pixabay

Oggi tanta roba!!! Cominciamo col dire che ieri, domenica, Bloggorai ha avuto un insolito e considerevole aumento di lettori. Buon segno. Grazie

La primavera non sempre è una passeggiata tra campi verdi, orticello e fiori di pesco: talvolta con i sui venti fastidiosi e possibili quanto repentini cambi di temperatura, possono succedere cose strane  come lo scorso anno che ha bruciato le gemme e “lavato la fiorata” degli ulivi.

Allora, in ordine: questa settimana si riunisce il Cda Rai ed ha all’Odg l’approvazione del bilancio e, forse, la scelta su RAI WAY. È verosimile che si dirà qualcosa su Amadeus ma, forse, potrebbe essere troppo tardi perché è verosimile che domani la faccenda si possa chiudere. Poi ne parliamo. Con l'approvazione della bozza di bilancio si apre la strada, formalmente, al rinnovo del Cda. L’atto successivo è la convocazione dell’Assemblea dei soci. Su RAI Way ancora le situazione appare in stallo. Riassumiamo in due parole: l’attuale vertice RAI ha messo in bilancio la vendita secca della quota residua dal 64 al 51% per un valore stimato di circa 190 mln che dovrebbero supportare circa l’80% del nuovo Piano industriale. Se non ci sono quei soldi, il piano crolla come un castello di carta. Il Governo sembra avere tutt’altre intenzioni, favorevoli invece, apparentemente, a seguire le “raccomandazioni” degli advisor e dei fondi ovvero non a vendere ma a sostenere l’avvio del processo di aggregazione con EiTowers e, infatti, da giorni, si legge che sarebbe pronto un DPCM a sostegno di questa ipotesi. Due percorsi che non si conciliano tra loro,nonostante qualcuno provi a sostenere il contrario.  Il Cda Rai contro il Governo? Bella partita ma il risultato non è affatto scontato.

Ovviamente, in questa partita e in questa settimana si inserisce di prepotenza quella direttamente collegata: il rinnovo del Cda di Viale Mazzini. Ad ora, ad oggi, non si sa nulla delle vere intenzioni di PD e M5S su cosa intendono fare a questo proposito: tirare fuori i nomi dal cilindro di Mago Magò come la volta precedente oppure provare ad applicare i criteri previsti dal recente MFA e selezionare i candidati con procedure aperte trasparenti? Al momento, la sola posizione ufficiale che registriamo è quella della presidente della Vigilanza Barbara Floridia “Quello approvato in sede europea è un regolamento, e quindi va immediatamente attuato. Nel dettaglio, prevede che i vertici delle emittenti pubbliche non vengano nominati dai governi, ma tramite procedure slegate da logiche politiche … C'è un problema che va affrontato, e non si può più aspettare, visto che dal 20 maggio le Camere potranno iniziare a votare per scegliere 4 dei 7 membri del Cda” (28 marzo). Chissà se ne ha parlato con il suo leader Conte? Dal PD silenzio totale.

Nel frattempo il pallottoliere “ufficiale” ovvero il totonomine che a noi non piace ma che non possiamo ignorare viene aggiornato con nomi fior da fiore. Ieri abbiamo riferito di quanto letto sul Corriere: “Alla presidenza ambirebbe anche il giornalista Giovanni Minoli che ne avrebbe parlato con Meloni”. Se fosse mai vero, un fenomeno: ne avrebbe parlato direttamente con la Meloni per il "suo" Posto al Sole!!! Per paradossale che possa apparire, la pseudonotizia potrebbe avere un fondamento di plausibilità che ci ha portato a scrivere più di una volta che i giochi all’interno dei partiti di governo su come “spartire il malloppo RAI” non siano affatto chiusi e scontati. La partita è molto, molto complessa e si gioca su più campi e diversi tavoli sia della maggioranza sia dell’opposizione. E da più parti si paventano sorprese (un “cappotto” di 3 a 1 dove la vittima sarebbe il PD). Rivediamo quanto abbiamo scritto alcuni giorni addietro in un Post titolato correttamente “Delirio” e cerchiamo di aggiornarlo:

AD: Rossi … aggiungiamo un punto interrogativo: non è per nulla sicuro, anzi! e Sergio? Che farà? Tornerà a più miti consigli della Radio? Uhmmmm .. ci hanno raccontato un gustosissimo siparietto avvenuto a Napoli durante la cerimonia per  la concessione della cittadinanza a Minoli (sic!). Ve lo racconteremo, merita molto ... molto … assai!!!

Presidente: Agnes, peggio di sopra: il fatto di essere “donna” e molto vicina a FI non gli da nessuna garanzia, anzi!!! attenzione perché il terreno “presidenza” è minato (vedi sotto alla voce PD)

Consiglieri:  

Casarin (Lega, Governo): manco per idea è sicuro, anzi, si è affacciato prepotentemente Marano, nome pesante, molto pesante

Terranova o Lei - si, proprio Lei (Fdi, Governo) Lei, proprio Lei? Probabile Lei: azioni in risalita e, in più è donna … attenzione alle sorprese

di Majo (M5S): al momento si legge solo di lui e solo di lui. Il Movimento tace e, forse, acconsente.

Valerio ma forse Margiotta (PD): buona, forse, la prima ma eclissato il secondo (troppo politico come pure il suo collega Verducci). Si affaccia timidamente Di Bella. Si legge pure che il PD potrebbe aspirare alla Presidenza “di garanzia”. Mumble … mumble … accordi, inciuci, complotti ???

Di Pietro (dipendenti RAI): niente affatto scontata la sua rielezione dicono in giro. I sindacati che fanno? Assistono inermi all’ennesima sconfitta o battaglia persa senza combattere che dir si voglia o si alleano (e magari con l’Usigrai) per tentare una rimonta? Riciccia il nome di Di Trapani??? Malumore e dolori di pancia.

Tutto questo ignobile giocattolo si può e si dovrebbe fermare: c’è il modo e si potrebbe applicare subito. Intano, ribadiamo CANDIDIAMOCI TUTTI.

Chiudiamo su una nota sul caso Amadeus. Sabato abbiamo scritto ponendo l’interrogativo sul ruolo giocato dal suo ex agente Lucio Presta. Ieri abbiamo letto una indiscrezione (Dagospia) secondo cui il conduttore avrebbe chiesto, come garanzia per restare in RAI, che l’agente fosse tagliato fuori da Viale Mazzini. Nessuno potrà mai confermare o mentire. Certo è che Presta, come gli altri suoi colleghi, hanno un potere di proposizione e interdizione notevole nonostante le norme lo impediscono (vedi risoluzione della vigilanza). Dunque, semplificando, c’è un “partito” degli agenti artistici dentro la RAI? chi ha sostenuto Amadeus a rimanere e chi invece ha remato contro per indurlo ad accettare l’offerta della concorrenza a tutto danno della RAI? Qualcuno ha tramato nell’ombra per gettare scompiglio nel nuovo Cda che si sta per nominare? Possibile, probabile, verosimile e avviene proprio questa settimana. Non è un caso. La partita, as usual, è tutta politica e se poi si aggiungono qualche manciata di milioni di euro è ancora più divertente.

bloggorai@gmail.com

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