Costituzione della Repubblica Italiana. Articolo 21
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio
pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
La “nuova” destra si vede dal mattino: è fresco
fresco di giornata (protocollato però il 14) un Ordine di Servizio RAI con il titolo “Dichiarazioni ad organi di
informazione e altre forme di dichiarazioni pubbliche” dove si legge, dopo aver
ribadito che è “… necessario fare riferimento all’Ufficio Stampa … unico organo
legittimato (fatta esclusione per i ruoli del Presidente e Amministratore
Delegato) divulgare … autorizzare …. Prestare etetc…”
Ma la perla viene avanti, dove si legge che “ogni
lavoratore deve astenersi scrupolosamente dal:
rilasciare interviste ..
rilasciare commenti …
divulgare notizie …
etc etc etc etc
e si conclude con “Ogni violazione di quanto stabilito, come
più volte evidenziato, sarà valutato pei profili di carattere disciplinare.
Firmato: Amministratore Delegato … Roberto Sergio
La cosa è talmente
seria che meriterebbe anzitutto una clamorosa pernacchia e, in secondo luogo,
la speranza che almeno dentro la RAI, dentro il Servizio Pubblico, qualcuno
possa e debba dire o fare qualcosa per arginare questa deriva
anticostituzionale. Cosa significa infatti “astenersi da rilasciare commenti o
assumere prese di posizione personali …” ??? se non mettere non bavaglio ma un
tappo di cemento armato sulla bocca delle persone???
Abbiamo la forte sensazione che qualcuno abbia fatto
qualcosa di più che la pipì fuori dal vasino.
Ci torneremo …
bloggorai@gmail.com
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