mercoledì 12 giugno 2019

la palla di vetro

Per essere buoni indovini non è necessario saper leggere nei fondi di caffè come pure osservare il volo delle cornacchie: è sufficiente saper leggere e interpretare il passato. Questa mattina era atteso il verdetto della Vigilanza, il voto, su due mozioni che erano date per convergenti: quella del Pd e del M5S per chiedere a Foa di dimettersi da presidente di Rai Com. Però, già dalla precedente riunione della Vigilanza, qualcosa ha cominciato a scricchiolare sulla presunta intesa tra i due partiti e dagli interventi dei parlamentari traspariva qualche filo di incertezza. In quei giorni si era in piena fibrillazione di Governo con la crisi alle porte (da poco passata la bufera elettorale). Nel frattempo, le acque si sono calmate e ieri il Corriere della sera titolava in prima pagina "Asse tra Salvini e Di Maio" ed ecco apparire la sfera di cristallo dalla quale si poteva leggere il futuro di questa mattina. La Vigilanza ha da poco rinviato il voto in quanto la mozione del PD sarebbe stata bocciata perchè, in virtù, appunto dell'asse rinsaldato M5S e Lega, nessuno dei due partiti di governo avrebbe più alcun interesse a farsi la guerra sul nome di Foa e, di rimando, su quello di Salini. Ovviamente, sono stati tirati in ballo tutti i sotterfugi possibili sul compenso di Foa, sui pareri del MEF, sulle deleghe previste dallo Statuto Rai. Ma la sostanza, ciò che viene percepito, è molto semplice e si riconduce semplicemente al titolo del Corriere. Da non dimenticare che nei giorni precedenti la Lega aveva presentato in Vigilanza una mozione chiaramente indirizzata contro l'AD Salini, della quale ora, ca va sans dire, nessuno più parla.  E' la politica, bellezza!!!

Forse, di riflesso, ha ragione la direttora di Rai Uno quando ha sostenuto che il suo editore è il Governo e il Governo, in questo caso, esercita il suo diritto di editore. Su questo argomento un allarmante silenzio.  "Something is rotten in the state of Denmark"

Tutta la tarantella sul nome di Foa e il suo doppio incarico, comunque, fa passare in secondo piano il tema della legittimità del canale inglese sotto Rai Com e delle risorse con le quali dovrebbe essere finanziato. Si tratta di on obbligo da Contratto di servizio e non è scritto da nessuna parte che questo debba essere assolto da una Società con finalità commerciali, come appunto Rai Com. Non è un tema da poco ed appare incomprensibile come su questo punto non si riesca a venirne a capo. O il Contratto di servizio ha un senso e allora deve essere applicato nella forma e nello spirito, oppure non lo ha e allora ognuno per se e Dio per tutti. Inoltre, per la realizzazione di questo canale, il Piano industriale ha assegnato un budget di 60 milioni incluso il canale istituzionale (60/2=30), cioè poco più di quanto attualmente si spende con il canale internazionale con la differenza che sul nuovo si vorrebbe e dovrebbe fare molto di più. Con quali soldi?  

Coma già abbiamo scritto, la politica è arte del possibile non dell'auspicabile. Si fa quel che si può, in determinata circostanze. Le circostanze di questa mattina sono esattamente in questi termini: sopire, rinviare, tirare a campare. 

Una buona notizia: da MF apprendiamo che la deputata Mirella Liuzzi, M5S, ha depositato una proposta di legge per la riforma della governance Rai. Da quanto sappiamo, riprende la vecchia proposta di Fico orientata a sottrarre il Servizio Pubblico dall'ingerenza del Governo e spostare l'asse di riferimento all'AGcom che dovrebbe nominare il cda ed avere compiti di indirizzo e controllo oggi in capo alla Vigilanza. Molto interessante e comunque tutto ciò che si indirizza verso i superamento della Legge attuale è sempre benvenuta. Tra l'altro, proprio il prossimo luglio si dovrà rinnovare il consiglio di AgCom e, come immaginabile, sarà un durissimo capo di battaglia per vedere chi potrà succedere a Cardani e come sarà composto il prossimo consiglio.

Stamattina Cda con i palinsesti che verranno presentati a luglio a Milano (altro punto dolente).

bloggorai@gmail.com

Nessun commento:

Posta un commento