lunedì 18 febbraio 2019

Silenzio

Ossimoro: nei giorni scorsi sulla Rai c'è stato un silenzio assordante. Eppure, qualcosa di dire c'era, c'è. Lo scorso giovedì si è svolto un Cda dove è stato aggiornato il nuovo Piano Industriale ed è stato approvato il budget 2019 "che prevede un passivo di 15 milioni di euro gravato da ben 37 milioni di investimenti richiesti dal contratto di servizio come il canale inglese, il canale istituzionale, l’aggiornamento delle frequenze e quant’altro." come si legge su Lo Specialista. 

Mancano pochi giorni alla scadenza del 7 marzo, data prevista per la consegna al MISE non solo del Piano Industriale ma anche di quello editoriale, del quale invece nessuno ne parla, salvo vederlo realizzato nei fatti giorno per giorno, da tempo (vedi la nomina dei direttori di rete).

Breve pro memoria sul Contratto di servizio: 

All’articolo 25, dopo aver dettagliatamente specificato gli obblighi specifici sull’offerta televisiva, radiofonica e multimediale, si prevede che per quanto riguarda l’informazione, “La Rai è tenuta a:
i) presentare alla Commissione, per le determinazioni di competenza, entro sei mesi dalla data di pubblicazione del presente Contratto nella Gazzetta Ufficiale, un piano di riorganizzazione che può prevedere anche la ridefinizione del numero delle testate giornalistiche nonché la riprogettazione e il rafforzamento dell’offerta informativa sul web;

Nello stesso articolo, ai commi u e v, si prevede che la Rai debba “ … presentare al Ministero, per le determinazioni di competenza, entro sei mesi dalla data pubblicazione del presente Contratto nella Gazzetta Ufficiale, un piano industriale di durata triennale che, sulla base della definizione di adeguate risorse, rese disponibili dalle quote di canone destinate al servizio pubblico, per lo svolgimento delle attività di cui al presente Contratto, preveda – in coerenza con le previsioni della Convenzione - interventi finalizzati a conseguire:

i) obiettivi di efficientamento e razionalizzazione attinenti agli assetti industriali, finanziari e di produttività aziendale anche al fine di recuperare risorse da destinare al finanziamento dei progetti di cui al successivo punto iv);
ii) la definizione di un coerente modello organizzativo che preveda anche l’istituzione di uno specifico ufficio studi incaricato di realizzare studi e indagini inerenti l’attività dei media di servizio pubblico;
iii) un processo di riorganizzazione e di rilancio della radiofonia;
iv) l’individuazione di una road map per lo sviluppo dei progetti previsti dal presente Contratto, ivi compreso quello della digitalizzazione di cui all’articolo 14 con evidenza dei necessari interventi di compatibilità economica complessiva.
v) Piano editoriale: la Rai è tenuta a presentare al Ministero, per le determinazioni di cui all’articolo 13, comma 2, della Convenzione, entro sei mesi dalla data di pubblicazione del presente Contratto nella Gazzetta Ufficiale, un piano editoriale che:
i) sia coerente con la missione e gli obblighi del servizio pubblico;
ii) possa prevedere la rimodulazione del numero dei canali non generalisti, l’eventuale rimodulazione della comunicazione commerciale nell’ambito dei medesimi canali nonché ridefinizione della missione dei canali generalisti;
iii) sviluppi un’offerta complessiva che, attraverso la varietà dei generi e dei linguaggi, consenta di rispondere alle esigenze del pubblico nelle sue diverse articolazioni;
iv) definisca una specifica quota di risorse per lo sviluppo di format originali; l’importo di tale quota deve essere non inferiore a 2 milioni di euro nel primo anno di applicazione del presente Contratto e di entità progressivamente crescente negli anni successivi”.

Di tutto questo (segnatamente quanto evidenziato in rosso) per quanto è noto, nel nuovo piano industriale non sappiamo bene quanto corrisponda e, per quanto sappiamo sulla premessa relativa alle risorse (ricorso contro il prelievo forzoso del canone) al consigliere Laganà non è stata degnata neppure una risposta. Ci vuole coraggio e fantasia per sostenere che questa sia una strada giusta.
bloggorai@gmail.com 

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