Al secondo posto siedono i "capi famiglia", cioè coloro ancora in Servizio Permanente Effettivo, autorevoli e impegnati, portano a casa la pagnotta dentro la baracca, ne fanno parte, la dirigono, ne sono in parte responsabili, nel bene e nel male. Il loro parere è importante e ben ascoltato. Molti di loro soffrono un pò di orticaria e avvertono il prurito della loro condizione ibrida: vorrebbero ma non possono, Sono sempre sotto botta di qualcuno o di qualcosa che, solitamente, è esterno a loro. Comunque, meritano sempre un posto di riguardo.
Poi ci sono i "parenti poveri": si tratta di quei rami della famiglia aggregati, ancora attivi e portatori sani di idee, proposte e progetti ma, spesso, animati solo di belle speranze e poca fortuna. Cercano con vigore di conquistare un posto di riguardo ma le "elite" della famiglia si guardano bene di cedere potere a loro vantaggio. In genere, abitano in periferia e lavorano presso Istituti, Associazioni e consorterie varie. Interessanti e interessati.
Ancora, ci sono i "parenti ricchi", quelli che si presentano sempre con le mani occupate da doni preziosi e godono di amicizie e relazioni ben organizzate. Sono quelli che, quando parlano, lasciano intendere di saperla lunga, di sapere come fare, di aver capito tutto dalla vita. Sono ascoltati attentamente anche se, con un leggero fastidio. Talvolta, si presentano al tavolo accompagnati da qualche amico/a che rappresentano una sottocategoria: "spettatori interessati". Si tratta di gruppi molto eterogenei, di solito abitano nei palazzi della politica, in pieno centro. Sono persone che appaiono e scompaiono a seconda delle convenienze e opportunità dettate dagli equilibri di governo o di opposizione. Non sono soliti parlare direttamente.
Una buona categoria è rappresentata da i "vicini di casa". Non si può non invitarli, ormai da tempo, fanno parte della famiglia. Sanno tutto di tutti, un pò impiccioni ma animati da uno spirito sano: hanno a cuore il benessere della baracca/famiglia alla quale credono di appartenere. Sono ben accolti ma fanno fatica a prendere parola. Qualcuno di loro ha ambizioni giornalistiche.
Tutti costoro, anche stamattina, stanno discutendo delle linee guida del nuovo Piano Industriale della Rai
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