Questo è quanto sappiamo: nella bozza in lavorazione sul nuovo Piano Industriale si legge che Rai dovrebbe evolvere da "Broadcaster "generalista" prevalentemente televisivo" a "Media company multi-piattaforma" da realizzare con altre modalità dove
• Ragiona per "personas", media-journey e tempo di ingaggio dell'audience
• Contenuti pensati per piattaforme digitali
• Organizzazione e cultura focalizzati su contenuti ed esigenze
degli utenti
• Competenze digital e social diffuse in tutta l'organizzazione
ed i processi
• One-company: governance basata su definizione di obiettivi
comuni e condivisi
• Produzione: partner strategico dell'editore
• Tecnologie: full-IP
Ieri abbiamo dato notizia di una ricerca SWG commissionata da Rai Canone dove abbiamo riportato considerazioni che gli intervistati hanno rilasciato sul canone. Per la maggioranza degli intervistati la proposta di abolizione dell'imposta è ritenuta molto realizzabile e giusta. Un nostro attento lettore ci ha fatto osservare, a proposito di una ventilata ipotesi di ricondurre il canone nella fiscalità generale che "Fiscalità generale significa compressione dell'autonomia (se ne fosse rimasta) e riduzione certa di risorse". Esattamente quanto sta per succedere: si riducono le risorse a fronte di costi e impegni di spesa rilevanti. Lo abbiamo scritto a proposito del Contratto di servizio e ancor più questo rilievo è valido per questo Piano Industriale. Una manovra a tenaglia è in corso: si riduce l'autonomia (Legge 2015) si concentrano le aree decisionali interne all'Azienda (piano news) e si riducono le entrate (sottrazione canone con Legge di stabilità). C'è vita su Marte?
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