A questo punto, è necessario buttarla in politica ed ecco che scendono in campo i furbetti del quartierino di Viale Mazzini. Già qualcuno di loro si era distinto, in forma anonima e truffaldina, facendo circolare una proposta con la quale la Rai ritirava il presunto ricorso pendente al Consiglio di Stato per il prelievo forzoso dei 150 milioni di epoca Renzi. Questa volta, nelle settimane di dibattito sulla finanziaria, per qualcuno c'è stata particolare frenesia per sostenere questa manovra scellerata. Morale della favola: ora stanno cercando i maquillage finanziari per far tornare i conti e cercare qualche denaro sufficiente a sostenere in qualche modo il Piano industriale che si prospetta sempre più come una macchina con le ruote bucate e la principale tra queste è proprio quella che sorregge la contabilità.
Ma come si prevede di finanziare la trasformazione (pag. 196)? tre leve: ottimizzare i costi di contenuti e struttura; evoluzione del ruolo di Produzione Tv da fornitore a partner dei generi; sviluppo ricavi da pubblicità e altre fonti. Si prevede di spendere 70 mln per lo sviluppo dell'offerta digitale; 60 mln per i due nuovi canali; 40 mln per i documentari e 200 mln per sviluppo e adeguamento infrastruttura tecnologica e immobiliare. Inoltre, si prevedo risorse per 100 mln da efficientamento da nuovo modello organizzativo content centric; 15 mln da razionalizzazione appalti e 15 mln da razionalizzazione organico dirigenziale. Totale 500 mln. I ricavi complessivi (pag. 266) sono composti da canone invariato per 1.763 mln,, risorse da pubblicità in crescita da 650 del 2019 a 699 del 2021 e altri ricavi da 224 a 258 mln per un totale di crescita prevista da 2.637 del 2019 a 2.720 del 2021. Qualcosa non torna ma, come abbiamo premesso, chi vi scrive di finanza (insieme ad altro).
Ieri la citazione di Zaccone Teodosi era nella contestazione dell'incoerenza tra "piano industriale" (ovvero normativa anche) e creazione del ruolo del dg, non tra "contratto di servizio" e creazione del ruolo del Dg.
bloggorai@gmail.com
Nessun commento:
Posta un commento