Oggi ci occupiamo di grandi riflessioni, temi elevati, questioni strategiche ( con un pizzico di imbarazzo).
Nulla di nuovo: da sempre tra Viale Mazzini e il mondo della politica intercorrono, caffè, pranzi, cene, colazioni, fine settimana magari in barca, mogli dal parrucchiere, partitelle a tennis, frequentazioni al Circolo (a scelta Canottieri Roma o Aniene oppure per i secondi riporti il Circolo Rai di Tor di Quinto). Molti hanno fatto fortuna in questo mondo.
Va bhè ... di cosa ci si stupisce? se è più dannosa la politica che ingerisce sulla Rai o la Rai (quella parte di Rai) che gode come una matta a servire la politica, ad essergli prona e servile? Quando ci sono in ballo nomine, interessi corposi e robusti non si guarda in faccia a nessuno. Certe volte viene da pensare chi sia buona la seconda. Come oggi, quando si legge che da qualche parte (Roma o Milano) partono telefonate verso le strutture editoriali (Fazio) per "suggerire" che forse è meglio fare o non fare certe interviste (Di Maio). Chi vi scrive, ha superato da 40 anni l'iscrizione all'Albo dei giornalisti e, forse poco, conosce i suoi colleghi. Spesso si vive dell'ansia di "stare sul pezzo": non perdere il contatto, avere l'informazione giusta al momento giusto. Questo è parte di un mestiere complesso, non sempre gradevole, ma pur sempre un mestiere che può piacere o meno. Il tema è quando i mestieri si vogliono mescolare e, spesso con supponenza e un filo di arroganza, i politici vogliono fare i giornalisti e i giornalisti si improvvisano politici. C'è di peggio: i giornalisti che si autonominano dirigenti o "manager" e si sentono illuminati dalla capacità di poter gestire cose che non sanno fare. Risultato: pipì fuori dal vaso, improvvisatori allo sbaraglio.
Il tema sono le regole e l'Azienda: una Azienda si pone regole e i suoi dipendenti le rispettano. Punto. Il tema è che la Rai fatica ad imporsi regole e i suoi dipendenti (il quartier generale) faticano a rispettarle. Tutto, come sempre, molto semplice.
Tutto questo perchè, ancora una volta avviene? come si leggono questi fenomeni da baraccone? semplice semplice e lo abbiamo scritto da tempo: la guerra per bande al settimo piano (come pure a Palazzo Chigi) si intensifica e ognuno spara le proprie cartucce: ci sono da occupare ancora molti posti strategici esol oin questa chiave si legge tutto. Il piano industriale (ora difeso a spada tratta da M5S e Salini) non solleva ciglio da parte Lega che tace silente. Il pezzo di Giovanna Vitale su Repubblica di ieri è stato istruttivo. Ad aspera per aspera.
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