come anticipato, stamattina si è svolto un incontro istituzionale al Senato sul tema "il futuro del digitale terrestre nella competizione multipiattaforma". Come si dice: se la notizia non la trovi entro le prime tre righe, la notizia non c'è.
In verità, qualcosa di interessante è emerso: il DTT potrebbe non essere nel prossimo futuro la sola piattaforma di riferimento per la diffusione di prodotti audiovisivi. Non sono pochi quanti già ne intuiscono i rischi di un declino tecnologico ormai segnato. "Si addensano nubi sul suo futuro" è stato detto stamattina. Il tema è il passaggio da un architettura di sistema tutta broadcast ad una broadband e, nel mezzo, una coesistenza almeno transitoria. E' stato detto che sarà necessario un riallineamento normativo tra i due mondi dove il primo è soggetto ad una costrizione normativa sproporzionata rispetto al secondo. Sapevamo tutto già da tempo, è tutto noto, scritto, dibattuto, documentato. Comunque, come prevedibile, non si poteva attendere una risposta ad un work in progress dagli esiti del tutto incerti. Arrivederci alla prossima puntata.
Nota a margine (sic!): l'intervento dell'AD Rai è avvenuto leggendo due striminzite paginette (avete letto bene: leggendo l'intervento) dove si fa fatica a trovare una frase che merita di essere virgolettata. Si capisce che il tema è complesso e che richiede competenze e conoscenze non facili da acquisire in breve tempo. Allora o si studia o si lascia il campo a chi è in grado di argomentare. Non ci si presenta ad un tavolo del genere con il compitino da leggere ... non si può guardare (ascoltare)
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