Per rinfrescare la memoria, riportiamo una sintesi di un importante documento di fonte EBU, non proprio recente, ma ancora di grande attualità a proposito di canone. Vengono identificati e proposti quattro principi fondamentali per caratterizzare il canone dovuto al servizio pubblico:
(1) stabile e adeguato; I media di servizio pubblico non devono essere orientati a un interesse commerciale né progettati con l’obiettivo di generare profitto e la loro identità risiede negli obiettivi culturali, sociali e democratici.
(2) indipendente da interferenze politiche; un elemento chiave di ogni meccanismo di finanziamento dei media di servizio pubblico è l’indipendenza da interferenze politiche, come enfatizzato in numerosi Standard Europei.
(3) giusto e giustificabile; il meccanismo di finanziamento deve essere giusto e oggettivamente giustificabile. La percezione dei telespettatori o degli ascoltatori è cruciale per la loro disponibilità a contribuire, e quindi per il successo dell’organizzazione dei media di servizio pubblico.
(4) trasparente e responsabile/rendicontabile
I regolamenti EU sugli aiuti di Stato e il “Council of Europe Standards” prevedono che il meccanismo di finanziamento dei media di servizio pubblico sia trasparente. Inoltre, i regolamenti sugli aiuti di Stato obbligano le organizzazioni dei media di servizio pubblico ad avere conti separati per le loro attività pubbliche e commerciali.
Tutto questo finalizzato a sostenere un'Azienda orientata ad un progetto, ad una visione del suo ruolo, ancor molto lontano dall'essere definito.
L'AD Salini, in attesa che qualcuno gli dica chi debba nominare per le direzioni di rete, intanto sembra, pare, dicono (ma non diamo molto credito a queste dicerie), sia alacremente impegnato in riorganizzazione interna. In ordine: in ballo un megadirigente in trasferta verso la Presidenza di Rai Way (un mistero glorioso arieggia da quelle parti); il direttore risorse umane in odore di cambiamento; un direttore centrale in partenza verso una consociata; un direttore legale che se ne va (per tornare dalla finestra) e uno che viene. Come è sempre avvenuto: nei diversi piani di Viale Mazzini non ci si annoia.
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