Tutta la vicenda nasce inizialmente e formalmente nel marzo 2014 con le famose slides del commissario alla spending review Cottarelli, fortemente voluto da Matteo Renzi, dove alla n. 58 e 71 si parla di Rai e della necessità di ridurre i costi attraverso possibili risparmi. Pensa che ti ripensa, come si fa per tirare fuori un pò di euri dalle casse di Viale Mazzini? si fa un bel prelievo forzoso di 150 milioni dalle risorse provenienti dal canone! Il Cda, nel novembre dello stesso anno predispone un ricorso (ritenuto "inopportuno" dal salvatore della Patria Gubitosi) e del quale, peraltro, non si trova più traccia, perchè il canone è una tassa di scopo e pertanto indisponibile per altri utilizzi. Su questo filone, spunta fuori il colpo di mano della quotazione di Rai Way (sulla quale torneremo spesso e volentieri).
Ecco allora come tutto torna: ancora una volta, in questi giorni, il canone si rivela come la clava per aggredire il Servizio Pubblico. Vuoi anche perchè qualcuno (Salvini) forse non ha dimenticato di quando sosteneva che il canone Rai andava abolito "Pagare il canone Rai? Ma non ci penso neanche - il leader della Lega dai microfoni di 24 Mattino su Radio 24 - io non ho il televisore" dichiarava il 19 ottobre 2015.
Come abbiamo scritto ieri, questo tema è stato sollevato dal consigliere Laganà in CdA dove ha presentato una lettera inviata all'EBU, senza che nessuno gli degnasse una virgola di attenzione, salvo, forse, il risentimento del Presidente che si potrebbe essere "scocciato" visto che lui dovrebbe essere il difensore della causa Rai anche nelle sedi internazionali. Quindi il canone, con il rischio di venire direttamente o indirettamente ridotto qualora venisse inserito nella Legge di stabilito un meccanismo di revisione dell'extragettito, diventa il grimaldello con il quale aprire e danneggiare ulteriormente le asfittiche casse dell'Azienda.
E cosa ti succede ora? come si mescolano le carte? si prega i gentili lettori di andarsi a leggere il pezzo su Il Giornale di oggi dove si descrive in modo accurato come e perchè il Governo nelle sue due anime prende in ostaggio Viale Mazzini e lo usa a suo come formidabile ricatto. E chi sarà mai l'oggetto del ricatto? Of course, solo uno, il principale concorrente della Rai, Silvio Berlusconi, lo stesso che, appunto, nel 2014 con la quotazione di Rai Way vedeva un sostanzioso interesse all'orizzonte, puntualmente verificato poco dopo con un Opa ostile di Ei Towers nei confronti della quotata di Via Teulada.
Ancora a proposito di Rai Way: chissà se dietro il licenziamento dell'avvocato Paolo Favale avvenuto proprio nel luglio 2014 (ritenuto illegittimo fin oltre il terzo grado e in Cassazione) ci sia stato qualche suo parere contrario (in Rai si occupava di affari societari) ??? quando, a suo tempo, si chiedeva spiegazioni in Rai, le risposte erano a dir poco omertose.
Torniamo al CdA di martedi scorso. Sembra sia stato deciso un nuovo contratto di collaborazione per l'avvocato Cotone, già direttore degli Affari legali, in scadenza proprio domani. Diabolici: non è andato in pensione (mettendolo sullo stesso piano di Freccero) ma gli è stato fatto un nuovo contratto, biennale lautamente retribuito con 200 mila euro come consulente giuridico del Presidente Foa. Si pregano i gentili lettori di suggerire qualche aggettivo adeguato, noi li abbiamo esauriti. Nelle sue condizioni ci sono almeno altri 15 assunti da Campo Dall'Orto con contratto triennale in scadenza ... c'è speranza per tutti.
Ahimè ... tutto torna ...sempre ... e le pere non sempre cascano dall'albero da sole. Qualche volta le raccolgono i nani, altre volte i giganti.
bloggorai@gmail.com
Nessun commento:
Posta un commento