venerdì 23 novembre 2018

nomine

Il tema del giorno sembra siano le nomine nelle reti e, ancor più, nelle direzioni interne. Come abbiamo scritto, ci sono in ballo anche la Direzione del Personale, gli Affari legali, Il CFO, la presidenza di Rai Way e le Relazioni Esterne. Il malloppo vero, però, è a Rai Pubblicità. Mediaset preme alle porte sui tetti. L'attacco della settimana scorsa di Confalonieri la dice lunga. A quanto sembra, l'AD vorrebbe farsi una squadra tutta sua, sempre che la politica e il Partito Rai lo consentano. Al momento, però, questa manovra non sembra all'ordine del giorno. Il fantomatico Cda si potrebbe riunire la prossima settimana ma nessuno sa bene per fare cosa.

Nel frattempo, da alcuni giorni, si leggono articoli interessanti sul presente e sul futuro della televisione. Nei giorni scorsi si è trattato dei palinsesti delle reti generaliste infarciti di riedizioni di vecchie glorie, oggi invece parte alla carica Aldo Grasso sul Corriere: Il potere della tv è minacciato dai nuovi mezzi di comunicazione? commento: certo che si  !!! non c'è bisogno di essere indovini per saperlo e non da poco. da quanto tempo di dibatte dello scontro tra broadcast e brodband, tra lineare e non lineare?

Torniamo su un tema dei giorni scorsi: la quotazione di Rai Way.  Come si dice al Nord: "acca 'nisciun 'e fesso!" In ordine:

1) se, se, se, è avvenuto un misfatto, seppure cento anni fa, è giusto, è obbligo, che se ne parli
2) interessa tutti, per il passato, il presente e il futuro.
3) cosa potrebbe avvenire, qualora fosse? nulla, semplicemente evitare che si possa ripetere

E veniamo a come è sorto lo spunto, la curiosità. sapete tutti che un salvatore della Patria si appresta a mettere mano a infrastrutture strategiche per il Paese e, tra queste, quelle di trasmissione. Ed ecco che sorge la leggittima attenzione su quanto potrebbe avvenire inquesto campo: dove e quanto si manifesterà maggiormente l'interesse privato a danno del bene pubblico? Se tanto mi da tanto, c'è da avere timore. Tutto qui ... e te pare poco ???

Sempre per rimanere in tema di dialogo con i lettori: nei giorni scorsi a proposito del tema frequenze, abbiamo prima riportato stralci del documento CRTV e poi una voce di un esperto dissonante. siamo stati criticati per aver dato spazio a chi vorrebbe far buttare i soldi dalla finestra. ma, non sarà vero il contrario? che rimanere abbarbicati a certi modelli, a certi scenari tecnologici, non fa perdere oggi ma paralizza il domani?


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