giovedì 27 agosto 2020

Rete unica: passato e futuro


Nel mentre e nel quando la televisione, la Rai e il Servizio Pubblico radiotelevisivo sono ancora in vacanza e da Viale Mazzini non si avvertono segnali di fumo, come abbiamo scritto in questi giorni, il tema della rete unica tiene banco. 

Questa mattina da segnalare un lungo articolo firmato da Celestina Dominelli sul Sole 24 ore. Il titolo: “Rete unica TLC: Tim e Cdp stringono su quote e governance” e si legge di ipotesi di accordo tra i due operatori anzitutto sulla spinosa questione della governance, o per meglio dire, del controllo societario che è stato il perno di dure polemiche nei giorni scorsi quando da una parte e dall’altra si sosteneva che su questo punto non c’erano margini di trattativa. Da quanto invece si avverte e si legge, la sensazione è che si voglia cercare un accordo a tutti i costi sotto la pressione del Governo che cerca affannosamente di accontentare tutti (ovvero non scontentare nessuno).

Rimane sul tappeto il problema di una società, di un asset, di interesse strategico nazionale che anzitutto potrebbe nascere con quote rilevanti di capitali stranieri i quali potrebbero non convergere sugli stessi obiettivi che si pone il Paese. Vale sempre il principio: "chi paga comanda". Per loro, infatti, il solo e prioritario interesse è la massimizzazione del profitto finanziario, prima ancora che industriale e, tant’è, che ieri alla notizia degli incontri tra Gubitosi e Palermo nei giorni scorsi, il titolo di TIM è volato in Borsa. Viene da pensare che chi non ricorda il passato non merita il futuro.

bloggorai@gmail.com

Nessun commento:

Posta un commento