Ogni giorno nella nostra Savana
qualcuno si sveglia e si pone problemi. Ogni giorno nella nostra Savana
qualcuno si sveglia e si chiede quale potrebbe essere il “ruolo” ovvero il futuro
della Rai o del Servizio Pubblico Radiotelevisivo. Magari non trovando facile
ed immediata risposta, si pone il dubbio se chiedere conforto e progetto all’IA,
visto che l’Intelligenza Naturale non è in grado di rispondere: vedi riforma
Rai prossima ventura, vedi la figura del “presidente” protempore, vedi la
mancata applicazione dell’EMFA e così via trotterellando.
Viceversa, ogni giorno nella nostra Savana qualcuno si sveglia e non si pone problemi sul “ruolo” (un consigliere a caso) della Rai e del Servizio Pubblico Radiotelevisivo.
Qualcuno si sveglia
e non si pone problemi sull’informazione: che fine ha fatto l’indignazione sull’attentato
a Ranucci? Cosa sappiamo sulle quattro puntate di Report soppresse e il ripristino
al lunedì della trasmissione? Perché “Petrolio” non va più in onda? È vero o
non è vero che “Il fattore Umano” corre il rischio di non andare più in onda perché
la Rai non ha la “copertura finanziaria” (35 mila euro a puntata? È vero o non
è vero che “Far West” in onda su Rai Tre fa ascolti da prefisso telefonico al
costo modico di 400 mila Euro? È vero o non è vero che una certa Monica Setta
va in onda contemporaneamente su Rai Uno e Rai Due? Per non dire del suo prezioso
contributo su Radio Rai? E così via trotterellando nella nostra Savana. Nota a
margine: Mediaset sta pensando all’informazione regionale.
Ancora, ogni giorno nella nostra Savana qualcuno si sveglia e non si pone problemi sul “ruolo” (un consigliere a caso) della Rai e del Servizio Pubblico Radiotelevisivo.
Qualcuno si sveglia e
non si pone problemi sul futuro economico dell’Azienda. Ci sarà o meno il
minacciato taglio di 30 milioni (10 per anno) dalle risorse previste dal
canone? Come si prospetta il bilancio di fine anno e in che termini, con quali
certezze di risorse si può progettare il futuro? Quali sono le “ottimizzazioni”
e le razionalizzazioni della spesa che da anni richiede la Corte dei Conti? A che
punto è il Piano Immobiliare? E, in particolare, a che punto è la “faccenda” della
vendita scellerata di Corso Sempione per passare a Mecenate e poi da Mecenate a
Portello? Vendere per andare in affitto in altra sede? Già che parliamo di immobili:
ci sono le risorse (120 milioni) per avviare la ristrutturazione di Viale Mazzini?
E, già che ci siamo sui “piani”: il famigerato Piano Industriale, i
fantascientifici “KPI”, la stratosferica Digital Media Company (mi raccomando:
non di Servizio Pubblico, non si sa mai che qualcuno poi ci crede) che fine
hanno fatto? Nota margine: la vendita/cessione di quote Rai Way sono svanite
nella nebbia e il MoU è stato rinvito a tempi migliori. Sono quasi 10 anni che
se ne parla.
Ancora, ogni giorno nella nostra Savana qualcuno si sveglia e non si pone problemi sul “ruolo” (un consigliere a caso) della Rai e del Servizio Pubblico Radiotelevisivo.
Qualcuno si sveglia e non si pone problemi
sul futuro editoriale dell’Azienda. Ogni giorno, nella nostra Savana, intorno alle
10.15 Auditel ci conferma che gli ascolti Rai vanno maluccio. Ogni tre mesi il Report
AgCom ci conferma che la Rai perde telespettatori come se non ci fosse un domani.
Il “domani” editoriale” della Rai è sempre rivolto al passato remoto o lontano:
fa festa con Sandokan, brinda con Montalbano e si esalta con Ballando con le
Stelle e quando pure cercano di guardare avanti con "Sarà Sanremo" inonda ieri sera su Rai Uno sono costretti a piombare nel baratro di ascolti da dimenticare (12,3% di share e 1,7 mln).
Ad un certo punto, nella nostra Savana, si fa buio. Qualcuno
dorme.
bloggorai@gmail.com
ps. segue "il racconto del male".
Il crimine in Tv è un "fatto" politico???
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